70 million

20 aprile 2010

Miller’s Crake

12 aprile 2010

Le riforme

11 aprile 2010

Ci sono paesi dove basta promettere le riforme… Leggi il seguito di questo post »

L’anello mancante

9 aprile 2010

Marcello Veneziani

Segnalo un fondamentale articolo di Marcello Veneziani apparso sul Giornale di oggi [linkato qua]. Pare che anche in Italia dovremo subire l’offensiva scatenata negli Stati Uniti, soprattutto nei suoi stati meridionali, per minare l’evoluzionismo. Il bello dell’articolo è che ricorre al classico schemino degli interventi di Veneziani, ovvero il rovesciare addosso all’avversario la colpa della tesi che si vuole difendere. In questo caso accusa chi propugna la “teoria” dell’evoluzionismo di essere un fondamentalista che non accetta che ci siano altre spiegazioni allo sviluppo della vita. Perché essendo l’evoluzionismo solo una delle possibili teorie è giusto che abbia la stessa sua validità anche il creazionismo e il disegno intelligente, perché questo è quanto si fa tra persone civili e democratiche. Ammettendo la propria ignoranza in fatto di teorie scientifiche, Marcello Veneziani ci dice che si asterrà (bontà sua) “rigorosamente dal violento diverbio tra gli scienziati che sta riducendo la cultura a una disputa tra macachi, bertucce e babbuini.” Se avessi accesso diretto al esimio Veneziani gli chiederei di procurarmi anche una sola pubblicazione scientifica sottoposta a peer-review che  suffraghi le voci di un violento diverbio fra scienziati. Dall’interessante articolo di Michael Zimmerman apparso oggi sull’Huffington Post [vedi qua] risulta che la comunità scientifica sottopone la teoria evoluzionista ogni anno a migliaia di revisioni, estensioni e raffinamenti ma nessuno di questi la contesta. Dove sono gli scienziati che contestano, sono fra i nomi che cita Marcello Veneziani? No, perché Roberto de Mattei è uno storico e Matteo Piatelli Palmarini e Jerry Fodor sono filosofi.

E’ legittimo credere a spiegazioni diverse da quelle scientifiche, se vuoi credere che la terra è piatta, prego accomodati. E’ disonesto sostenere che siano posizioni sostenute da una parte perseguitata della comunità scientifica. Suppongo, però, che a forza di lavorare per un tizio che ringhia e minaccia rabbiosamente, pur predicando l’amore, che dice di fare, ma ci chiediamo: cosa?, che ha abbassato le tasse, le quali hanno avuto il cattivo gusto di aumentare, che non c’è la crisi, ovvero c’è ma l’Italia ne è immune, c’era ma ne siamo già fuori… Insomma ci vuole uno sforzo di fantasia (o di fede) per stare dietro a un padrone del genere, è chiaro che il confine tra il reale e l’irreale sfumi sempre di più fino a doversi ergere a baluardo della moralità insieme con quei poveri preti perseguitati.

The mind boggles.

Milano è anche bella

6 aprile 2010

Mercoledì scorso ho visitato Milano, più per vedere la mostra di Egon Schiele (ah, Egon Schiele!), che per la città. Ma mercoledì era anche una giornata degli stupendi cieli azzurri, di quelli che ti maledici per avere scordato la fotocamera a casa. Così, invece di mostrare uno scorcio di piazza del Carmine scattato con la mia mente e che non si può downloadare, devo mettere un autoritratto di Schiele (ah, Egon Schiele!). Questo per dire che la mostra a Palazzo Reale, Schiele e il suo tempo,  vale la pena di essere visitata. Così come vale la pena andare a mangiare da Dongiò. E non sono nemmeno da disprezzare tutta una serie di locali che hanno la compiacenza di servire bevande ristorative, compresa una incongruente pinta di Forst sorbita in un pub irlandese.