Balene libere

7 giugno 2009

Sono andato a controllare i risultati delle elezioni europee sul sito di repubblica.it. Sono interessanti i dati dalla Germania, non tanto per le percentuali quanto per l’esistenza di un partito chiamato Balene Libere (VEDI QUI).

La barca è piena

4 Maggio 2009

La barca è piena è un film del 1981 del regista svizzero Markus Imhoof. Racconta le vicissitudini di un gruppo di persone che fuggono dalla Germania nazista durantee la seconda guerra mondiale. Il titolo del film deriva dalla giustificazione che stava alla base delle leggi dell’accoglienza della confederazione. Infatti nell’agosto del 1942, adducendo il problema della quantità di rifugiati presenti, le autorità svizzere vietarono l’accoglienza di profughi per motivi razziali. Un ebreo, quindi, sarebbe stato respinto alla frontiera e, se fosse comunque riuscito ad entrare in Svizzera, sarebbe stato consegnato alle autorità doganali dei paesi che circondavano la Svizzera: la Germania nazista, l’Italia fascista, la Francia di Vichy. I documenti dell’epoca parlano di quasi 10.000 persone individuate e cacciate dalla Svizzera. Riguardando questi fatti non possiamo non essere convinti della bestialità di questo comportamento. Quelle persone furono consegnate ai loro carnefici, direttamente o indirettamente. Eppure, all’epoca, questa politica era spacciata per una politica di buon senso – non c’è più posto, mangiano il nostro pane…

Oggi, nella stessa maniera, respingiamo i migranti, con motivi simili (finché i nostri politici restano da questo lato delle discussioni da bar). Le vicende del Pinar del mese scorso mostrano quanto la nostra civiltà sia aperta ed accogliente. Ai migranti viene negato un approdo. Due stati europei rimpallano la responsabilità di soccorso alla nave che ha raccolto questi profughi. Anzi, clandestini secondo la parlata dei nostri media. Ancora prima di entrare in Italia ed essere soggetti alla legge sulla clandestinità già sono clandestini, non donne o uomini. Questo ci permette di trattarli come criminali.

Tra qualche secolo nessuno potrà negare la bestialità di questo comportamento. Tra qualche secolo.

Guardare oltre

16 febbraio 2009

hippo1

Hai qualche volta quella sgradevole impressione che la mano che ti stanno agitando davanti al viso serve per non farti capire che ti stanno sfilando il portafoglio? Ogni settimana i nostri politici sono investiti di un caso morale, la settimana scorsa gli Englaro quella prima Cesare Battisti la prossima San Remo (io punto su Benigni – sono piuttosto scontati i nostri), ma nel frattempo cosa fanno? Per incominciare il decreto sulla sicurezza. Ovvero per aumentare la sicurezza ostacolano le intercettazioni e dotano dei padani con la pancia da birra della possibilità di girare a mo’ di ronda. Mi sento già più sicuro. Per non parlare di come il governo intende affrontare la crisi economica. Già, come intende affrontare la crisi economica? Non si è ben capito, se non che ti danno soldi se compri automobili o frigoriferi. Confrontando l’Italia con gli Stati Uniti, la Francia o la Germania (lo so, sono impietoso, i prossimi raffronti li faccio con la Siria e la Colombia, giuro) si vede subito l’inadeguatezza dei provvedimenti. Quindi ben venga un altro caso Englaro. Vale veramente la pena al signor Silvio Berlusconi abbracciare una causa come questa. E tanto per gradire ha potuto pure fare un saggio della potenza dei suoi media. Prima della sua discesa in campo accanto al Vaticano i sondaggi sostenevano che quasi l’80% degli intervistati fossero favorevoli al fatto che il corpo di Eluana Englaro potesse andarsene. Pochi giorni dopo la sua dichiarazione che avrebbe licenziato un decreto perché non potesse essere interotta l’idratazione e l’alimentazione della Englaro uscirono dei sondaggi che sostenevano che la metà degli intervistati fossero a favore del provvedimento. Non sarebbe scientifico dire che il 30% degli italiani hanno cambiato opinione in pochi giorni, ma sicuramente i media sono riusciti a torcere le notizie in maniera favorevole al presidente del consiglio.